UPIM 59

20 settembre 2012

 

 

DOVE STA “ZA”?

110 artisti per i 110 anni di Cesare Zavattini. QUADRO 0,96 (Lo spazio espositivo più piccolo del mondo) vuole ricordarlo ispirandosi alla sua famosa “Collezione minima”. 20 settembre 2012 – 18 gennaio 2013. aperto 24 ore su 24 Ideata e curata da Paolo della Bella e Aldo Frangioni, la mostra, nella ricorrenza del suo “110° compleanno”, è un piccolo omaggio al “Grande Cesare” che gli artisti presenti hanno voluto, ognuno a modo suo, onorare. La pubblicazione di corredo all’esposizione (Cadmo edizioni), oltre alla prefazione di Claudio Carabba e la riproduzione delle 110 opere che gli artisti hanno realizzato nella stessa dimensione (cm. 8x10) della citata “Collezione minima”; contiene i documenti e le immagini relativi ai contatti intercorsi che testimoniano la presenza e il rapporto che Zavattini ha avuto con Fiesole. D’accordo con gli autori ed anche con l'assenso del figlio Arturo, è stato deciso di donare le 110 opere alla prestigiosa Biblioteca Nazionale di Firenze, che verrano collocate in un apposito spazio dedicato a Cesare Zavattini.

 

 

ZA A FIESOLE

Nel settembre del 1983 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fiesole, dedica una mostra al fotografo americano Paul Strand e nel catalogo, edizione italiana Idea Book, non poteva mancare una prefazione di Cesare Zavattini. Pensammo quindi che non potesse mancare neanche la sua presenza a Fiesole. Con Paul Strand riuscimmo a convincerlo e Paolo, come racconta nelle pagine seguenti, ebbe il piacere e l’onore di andarlo a prendere a Roma. Dopo averlo portato a visitare i luoghi più caratteristici di Fiesole, lo riaccompagna davanti al Municipio dove ha luogo l’incontro davvero poco istituzionale con le “Istituzioni”: una bibita fresca al Blu Bar, servita con l’amabilità di sempre dall’allora gestore Alvaro Fini. Dopodiché “l’allegra combriccola”, affascinata dal grande affabulatore sottobraccio al Sindaco, si appresta a raggiungere la Palazzina Mangani per l’inaugurazione della mostra. Anche per questo, furtivo e intenso viaggio fiesolano, come scrive nella lettera a Paolo un mese dopo, che pubblichiamo a pag 17, abbiamo deciso di fare un omaggio a Zavattini per i suoi 110 anni dalla nascita: non un ricordo ma un compleanno! Zavattini, amico di tanti artisti del secondo Novecento, ha collezionato opere di piccolo formato, una passione che pare derivi dal fatto che da bambino collezionava santini. «Negli anni cinquanta, a Firenze» - come ci racconta Carlo Cresti, illustre storico dell'architettura già docente della materia all'Università di Firenze - «si serviva della cortesia dell'artista futurista Iginio Gonni Gonich (1911-2003) per avere le piccole opere dagli artisti fiorentini». Ispirati da questa sua passione, abbiamo invitato 110 artisti che presentano la loro nano-opera (cm.8x10) a QUADRO 0,96 “la galleria più piccola del mondo”: uno spazio di 1metro per 80 centimetri.

i curatori

 

INTERVISTA A PAOLO DELLA BELLA

DANIELA GIOVANNETTI GIORNALISTA DE LA NAZIONE

17 dicembre 2012

Perché Zavattini?

Nei primi anni ’70, all’epoca di Ca Balà, ho avuto il piacere di conoscere Cesare Zavattini. Ho avuto anche il privilegio di essere stato a casa sua, a Roma, e di aver visto attaccati al muro del grande soggiorno, i quadretti della sua famosa “Collezione minima”. Quelli che vediamo nella foto di Emanuele Mennitti Paraito, che abbiamo usato come copertina del catalogo della mostra di Fiesole. Questi sono i presupposti per una spiegazione alla sua domanda.

Sì, ma che cosa lega Zavattini a Fiesole?

Allora, facciamo un passo indietro, rispetto a oggi e un passo avanti rispetto ai presupposti, andiamo al 1982. L’amico Aldo Frangioni è Sindaco di Fiesole da un paio d’anni, e io, dopo la chiusura della rivista Ca Balà, mi occupo ancora di umorismo grafico. Insieme agli amici del Gruppo Stanza, Berlinghiero Buonarroti e Graziano Braschi, cofondatori della citata rivista, proponiamo all’Amministrazione Comunale la mostra Humour mon Amour. Pensammo alla presentazione e, come scrive Aldo Frangioni: “chiesi a Paolo della Bella se il grandissimo maestro della cultura italiana del Novecento potesse presentare la mostra che stavamo preparando. Chi meglio dell'ideatore della prestigiosa rivista degli anni '30 Il Bertoldo poteva presentare un’esposizione di satira. Paolo e tutto il Gruppo Stanza di Compiobbi, dal quale nacque la rivista satirica Ca Balà, avevano avuto numerosi contatti con Zavattini ed erano in grado di chiederglielo. Fu così il 6 maggio 1982 con Paolo e Berlinghiero Buonarroti ci recammo a Roma a casa di Cesare”. [•••] “L'incontro che era finalizzato per strappare una presentazione sull'umorismo per la nostra mostra si dilatò in mille altri argomenti. Zavattini non scriverà la presentazione ma Paolo riuscì a tradurre attraverso un resoconto onirico-satirico quell'incontro riportando frammenti della lunga chiacchierata”.

Ho capito che lo conosceva bene ma Fiesole?

Intanto oltre che i “giovani artisti di Compiobbi”, conosce anche il Sindaco, e inizia anche con lui una corrispondenza. Poi l’anno successivo, nel 1983, in occasione della mostra di Paul Strand alla Palazzina Mangani, Frangioni ci riprova: “Questa volta non può mancare la presenza di Zavattini a Fiesole”. Anche perché aveva scritto una introduzione al catalogo. Io ci riprovo e per Paul Strand accetta. Ed è così che il 9 settembre 1983 vado a prenderlo a Roma e lo porto a Fiesole dove, come mi racconta con un certo rammarico, non c’era mai stato.

Ecco, abbiamo capito come nasce il rapporto di Zavattini con Fiesole ma la mostra?

L’associazione d’idee fra la “collezione minima di Zavattini”, lo spazio espositivo più piccolo del mondo, come è stato definito, e il ricordo di questo straordinario personaggio, mi fa proporre a Aldo Frangioni, curatore delle mostre di questo spazio, un ricordo, o meglio un omaggio nella ricorrenza dei suoi 110 anni dalla nascita. È evidente quindi che in uno spazio di 0,96 metri quadri non ci poteva che stare piccole opere, come quelle che, appunto, collezionava Cesare Zavattini, 8x10 cm.

E gli artisti?

L’idea piace molto a Frangioni e, come un giocatore di poker, rilancia: “dato che Zavattini compie 110 anni, perché non invitiamo 110 artisti?”. Spaventati ma decisi ci mettiamo a “cercare” adesioni. Prima fra gli amici vicini poi…, dato che non ci piaceva fosse una cosa troppo locale, più “lontani” . E siccome tutti rispondevano con entusiasmo, abbiamo pensato “più in grande”, consapevoli di avere da “spendere” non un nome qualsiasi. Ed è così che abbiamo chiesto anche a famosi, pittori, fotografi, disegnatori, ecc. i quali tutti, non solo hanno aderito ma ci hanno anche ringraziato di averli interpellati. Detto per inciso, quelli che non siamo riusciti a contattare, prima ci hanno bonariamente “redarguito” poi…anche loro hanno voluto fare (o stanno facendo) una tavoletta 8x10 per arricchire la collezione che sarà donata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Per questo, il 20 settembre dell’anno prossimo, in occasione della donazione e del compleanno di Zavattini, saranno 111, stiamo preparando, con la collaborazione della Direttrice della Biblioteca Nazionale Maria Letizia Sebastiani, un evento speciale affinché queste piccole “grandi”opere, che nel frattempo saranno cresciute notevolmente, possano essere collocate nel neonato Centro di Documentazione delle Arti e dello Spettacolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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