Paolo della Bella

Parole rubate
(in-edito)









1996

1 gennaio
La poesia non è invenzione, 
ma scoperta, da parte del poeta, 
di qualcosa che già si trova 
nelle cose che lo circondano. 

2 gennaio
Restano i sogni
In lotta con la verità
Le leggerezze
A caccia di utopie
E il dubbio di questo romanzo mai scritto.
Le feste passano, domani
Torna il nemico di marmo da accarezzare.
3gennaio
Sintonie che sembravano impossibili
Non prendiamole troppo sul serio.
I promessi sposi
Non hanno più futuro
Quello che hanno fatto
Non potrà essere dimenticato.
Non vogliamo il varietà
Degli eterni ritorni.
4 gennaio
Gli utili steccati
Di questo paese spaesato
Che non mescola sentimenti 
Allontana la gente.
Torna l’illusionismo
Di queste regole sempre più stringenti.
Tornano le passioni
In questa società che cambia,
Tornano amore, sesso ed ironia
Viva la fantasia!
5 gennaio
Tra mistero e tradizione
I miei nuovi ideali.
Si è chiusa una stagione
Piena di rischi e di incognite
Sto per fuggire in un mondo fantastico
Aspettando la bella fine
Nessuno di voi mi succederà
Fate la vostra festa!
6 gennaio
L’ultimo treno
Fa pregustare il crollo
Ma non è finita l’ora della protesta.
L’arte della libertà
Mostra segni di risveglio
Con questi censori dilettanti.
7 gennaio
Qualcuno vincerà
La normale dialettica
Romantici e rivoluzionari
La radio vi ha dimenticati.
Basta con il brutto
Vogliamo un ritmo travolgente
Noi che pensiamo in chiave mondiale
Non solo un poster luminoso
Ma esplosioni di sesso
In questa città tutta diversa.
8 gennaio
Sempre più stretta la strada
Per questo pranzo di gala
La formula magica
Si chiamerà curiosità.
Son congelati i numeri del cuore
Ma solo per gli insonni
Non rovinate tutto
State lontano dal capolavoro
Dell’inferno.
9 gennaio
La politica degli inganni
Ordini e contrordini
Per i dannati della bufera.
Guardatevi pure intorno
E vedrete
I buchi cerebrali 
Assolutamente fuori dell’ordinario.
Io sono contro il passato
È tempo buttato
Io sono
Per chi sogna ancora.
10 gennaio
Un solo nome
Babele.
Adesso sono ottimista
Tornano a fidarsi del suggeritore.
L’intelligenza è ancora inafferrabile.
Fatevi felici!
11 gennaio
Le certezze e i dubbi
L’enigma cominciò quel giorno
Tra i molti non so.
Il tempo non l’ha smentito
Sapevamo però.
Allora 
Solo rabbia per queste menzogne.
Per ora
È solo un armistizio.
12 gennaio
Sipario 
Sulla commedia della storia umana
Sono sospese le regole
Per questo contratto immorale,
Siamo sepolti dalla noia
Per l’inevitabile stanchezza dell’essere.
Ferma la mano vecchio marinaio,
Contro l’ortodossiaLa creatività corre sul filo
13 gennaio
La platea resta assente
Lasciatela riposare
Aspetta nuove regole
Per chi la vuole amare.
14 gennaio
Vent’anni dopo
Continuano i veleni
Fra le mille voci
E il senso del possibile.
La ripresa è sempre più lontana
L’obbiettivo è colpire
Questa città da scrivere
Vietata ai minori.
Proviamo ad esser più antipatici
E per gioco parliamo al muro.
C’è più gusto!
15 gennaio
Vi racconto un’emozione
Della notte dei ribelli
In difesa di un capolavoro
Tornato in superficie.
Farò il rompiscatole
Dalla parte degli indiani
In nome della legge
E dell’imperatore.
Che bel caos, è tutto in ordine
Il futuro è sotto controllo.
16 gennaio
Sono partiti bene
Dopo le dimissioni del fantasma.
Sono stati più coraggiosi
Dopo mezzo secolo di invasioni.
Adesso discutono sul fuoco
Questi ladri di sogni
17 gennaio
Non si festeggia più
A scatola chiusa
Ecco le conseguenze
Di questa realtà virtuale.
Generazione internet
Violate le regole
Godersi la vita
È un viaggio affascinante.
18 gennaio
E’ tempo di rivolta morale
Sarà una bella sfida
Malgrado i tentativi di elusione.
Quale lingua parliamo noi barbari?
Metafore abusate e follie linguistiche.
Istruzioni per l’uso:
Fingersi allegri, invecchiare con tenerezza
E archiviare il riscatto della vita.
19 gennaio
I giovani insistono, basta
Con questo disastro annunciato.
L’ultima beffa
Vi farete ingannare per nuove opportunità.
Bisogna pensare a soluzioni sconvolgenti
È la certezza del prezzo minimo:
Perché sia sempre un piacere
Sentirsi a casa
Sopra un effimero arcobaleno.
20 gennaio
Tenetevi forte
A bordo della nave
E dipingendo un sogno lieve
Non fatevi intimidire
Questo è il futuro
Il “regista” 
Ha bisogno di voi giovani.
21 gennaio
Ora che ci penso
Possiamo ancora farcela,
L’ora migliore
Per giocare e sognare
È sempre la mattina presto.
Quel ruolo ormai non mi interessa più
Vi stupirà la leggerezza
Di questa magnifica illusione.
22 gennaio
La vera vocazione
È diventare ciò che siamo.
Non perdonate
Preparatevi a colpire il gene suicida
In fuga dalla realtà.
Non cambierà molto
Un ragionamento più sottile
Bisogna essere prudenti
È necessario un accordo con le parole
E con la gioia del colore.
23 gennaio
Vi spiego la rivincita
Di un piccolo bastardo
Una storia
Di capolavori, di passioni e di rapine.
Una grossa avventura
Verso l’oscar della libera scelta.
24 gennaio
Una scelta difficile
Manca il confronto sul merito
Attenti alle cifre
Tutto è permesso.
Il futuro è ancora nostro
Anche le tentazioni
Non abbiamo niente da farci perdonare.
Si salvi chi può!
25 gennaio
Sono gocce di fuoco
Questi duelli di sorrisi. 
Straparole al vento
Che non hanno il coraggio di sorprendere.
Imparate a dire la verità
Anche di fronte alle tragedie.
Che noia! Che imbroglio,
Questi sogni concreti.
26 gennaio
Menzogne e pregiudizi
Ecco i trucchi del mestiere
Degli eroi della vecchia fattoria.
Viviamo nel dubbio di Socrate
Stanchi e affamati
Aspettando anche noi
I nostri privilegi, che arriveranno
Dopo uno scherzo sarcastico
E l’inevitabile
Caduta delle illusioni.
27 gennaio
Tenetevi forte, oratori del silenzio
La natura protegge
Chi sceglie la via della saggezza.
Sperimentate l’arte di amare
Nelle prove, con effetti speciali
Dove le allegorie del vero
Sono i piccoli dettagli
Di questa voce raggiante
Carica di vitalità
Di questa Musa e amante
“Libera” di eccitare la fantasia.
28 gennaio
In mezzo alla noia
Un mondo di premi
Siamo maturi
Per questa opera buffa.
La fortuna
Sconfigge anche se stessa
Nessuna pietà però
Per la modella in passerella.
A grande richiesta si replica
Meglio tardi che mai.
29 gennaio
Aspettando la catastrofe
Non aveva cambiato il percorso
Il fiume oscuro
Fatto di misura e di bellezza.
Passiamo dalle parole ai fatti
Siamo noi le belve
I fauves,
Che riconquisteranno il mondo.
30 gennaio
Sotto una buona stella
Potrà sopravvivere soltanto
L’incoerenza al servizio dell’assurdo.
In questo numero speciale
C’è ancora spazio per le tentazioni
Alternate dalle ironie
Di questi acrobati del pensiero.
31 gennaio
La magia dell’isola volante
Risorgerà sotto le stelle
Alla conquista del silenzio.
Muti
Dopo il triste pellegrinaggio
In odore di carnevale. 

1 febbraio
Il duello infinito
Da oggi in tutto il mondo
Ti dirige all’ascolto delle regole.
Che impresa difficile
Il successo della malinconia
Voci senza corpo
Per diventare nessuno.
Venitemi a prendere 
Sono libero!
2 febbraio
Il grande abbraccio
Da brividi al cuore
Una nuova avventura
Diventa catastrofica.
Dietro i trionfi
Tanti buoni motivi
Per una nuova perizia 
Sulla felicità.
3 febbraio
L’arte di vivere
È la vera tragedia
C’è voglia di nuovo 
Fra lacrime e fantasmi
Purché non riappaia
L’adulterio virtuale.
Lasciamo perdere
E cambiamo mestiere
È solo questione di misura
La giovinezza è altrove
E invecchiare stanca.
4 febbraio
Quante ovvietà
Per i lettori italiani
Ma i maestri del pensiero
Ci hanno promesso di cooperare.
Da oggi sarà così
Ci propongono un’offerta speciale
Contro le parole inutili.
5 febbraio
Quel profondo desiderio
Chiamato invenzione dell’individuo
Torna insieme agli incubi.
La povertà merita di più
E il peccato ha i suoi buoni motivi
Davanti al vuoto inarrestabile
Del più grande bordello del mondo.
6 febbraio
Meglio che il grigiore
Delle regole del mercato
Il maestro delle sfide
Cura l’intelligenza
Con storie trasgressive.
Non convince per niente però
Quel profondo desiderio che ho
Di osservare i sentimenti
All’ombra dei segreti della politica.
7 Febbraio
Le parole del sole
Sono un mistero più che belle
Sempre in cerca di armonia
E nessun artista osa farne una copia.
Chi ci salverà dai luoghi comuni,
Dal festival degli dei
Dalla raccolta punti
Da un numero speciale?
Prendete il vizio
Sarà una storica sentenza
Oggi si festeggia la poesia.
8 febbraio
Tutti insieme
Con le anime semplici
E la coscienza del gran rifiuto.
Dovremo cambiare certe nostre idee
Su una scrittura fatta di colori
Sarà un passo avanti
Per esplorare i lati estremi
Delle ultime previsioni per la terra.
Fate una sorpresa all’amore proibito
Non si possono governare i sentimenti.
9 febbraio
L’eterno ritorno
Degli uomini del passato
Senza più divise
Per attirare la clientela
Preparano l’uomo forte
In un mondo ancora attuale.
Non importa più niente a nessuno
Dov’era e com’era
La fabbrica delle opinioni.
10 febbraio
Una rincorsa verso il passato
Sognando regali
Perfetti e invisibili.
Facciamo chiarezza
Sulle illusioni perdute
La rivincita dell’odio
È un’anteprima assoluta.
Adesso si cambia
Dietro alla maschera
Tornano a sorridere
Gli angeli sterminatori.
11 febbraio
Carpediem!
All’ombra di questo imprevisto.
Quella missiva scritta appena ieri
È un intelligente scelta strategica
Ancora una volta 
I giganti di pietra
Diventano spettatori da divertimento
A caccia di eros.
12 febbraio
L’infinito torna a trionfare
Abbiate pazienza
Quel lungo incantesimo
Ha distrutto il suo paesaggio.
Da oggi
Dieci minuti d’ironia
A prezzi davvero imbattibili
Leggete le istruzioni per l’uso
Collezionisti senza eroismo.
13 febbraio
Sarebbe un peccato
Lasciare adesso
Una dolcezza inquieta
Senza neanche un fiore.
La grande fuga
Suscita malumori
È un terremoto annunciato
A colpi di inutili scoop.
Gli artisti ribelli 
Sono ormai senza guida.
14 febbraio
Il tempo è scaduto
Alzate bandiera bianca
Dite addio ai premi
E iniziate a stare bene.
Un sogno feroce
In un teatro dell’assurdo
Fra amici e serpenti
In difesa del pensiero di Nietzsche.
Non rinnegate tutto
Il teatro si trasformerà
È già  libero
Ma la verità non c’è, perché
Fate sempre lo stesso sogno
Aspettando un ideale
15 febbraio
Il fantasma celebra la resurrezione
Si festeggia la regina
Che ha fermato il tempo
E tra saluti e sorprese
Torniamo al futuro.
La politica non è un’opinione
E nemmeno una festa per la carne.
16 febbraio
Dopo il buio
Non ti schierare
Rallenta la caduta
Per uscire dal tunnel
E sul greto del fiume
Festeggia un secolo
Di relazioni d’amore
17 febbraio
Si replica 
Il diritto alla protesta.
Da trent’anni la sinistra si divide
Sulla grande fiaba
Che neppure il tempo sa sconfiggere.
Che sorpresa! La vita è altrove
E ti aspetta
Un’altra tragedia.
18 febbraio
Il trucco non si vede
Ma il deserto avanza
Eppure, volendo, si potrebbe
Capire la differenza
Tra la fortuna di incontrare Beethoven
E un moderno gangster
Innamorato di Shakespeare.
Che noia la politica
Tempo e spazio dissolti.
Dal vostro inviato speciale
Un sorriso come metafora.
19 febbraio
Quando fiorivano i sogni
Sognando la California
Le anime inquiete
Dei consumatori di carnevali
Davano scacco matto
Alla storia politica
Con la fantasia.
Oggi rimangono i dubbi
Di questi cuori solitari
Pronti ad innamorarsi
In questa fiera delle vanità.
20 febbraio
La parte oscura, nonostante tutto
Rimane il nostro futuro
A dispetto delle leggende
E della solitudine.
Le più belle novità, nonostante tutto
Sono le note stonate
Le nuove interpretazioni
Le luci colorate.
Sanremo è vicina al confine
Nonostante tutto.
21 febbraio
La rabbia di vivere
Sublime «pasticciaccio»
Dopo lo scandalo, riparte la corrida
Dove l’unica protagonista è la parola.
Il problema antico
La par condicio
Soltanto per amore
Di un aborto non riuscito
22 febbraio
Segnali di vita
Tutelata dal soprintendente
Non cambierà nulla
L’allarme è infondato
Parola di vip.
Ricordando senza rabbia
I bocciati e gli indifferenti
Non dimenticate
I miti che crollano
Seduti e imbarazzati
Come in una sala d’aspetto.
23 febbraio
La vergogna va in orbita
Tra le stelle tenute al guinzaglio.
Ti aspettiamo
Per sfidare gli spettri
E per rimborsarci le migliori idee.
È tornato il tempo delle scelte
Tutto e presto non ha più futuro.
24 febbraio
Un potere malato
Un disastro annunciato
Gente senza qualità
Si ride ma non troppo,
Una storia nera, un romanzo a fumetti
Una sconfitta fortemente voluta
I moderati in campo
Vogliono governare
Sottovuoto.
Mi sta sorgendo un dubbio
Quasi umano
Dove sono le sorprese?
25 febbraio
Un luogo chiamato vendetta
Creò il genio senza virtù
Un antico pregiudizio
Sull’anima immortale
Mise in bella mostra i giovani talenti.
Questo dramma d’amore
E di magia
Fa rima con dolore
Tra candore e ironia.
26 febbraio
La sfida il terrore, la leggenda
Le grandi scelte
Basate sul buon senso
Senza ragioni arrivano.
Sono davanti a tutti
I fallimenti amorosi dell’ultimo vichingo
Che apre al nuovo
Tra il profumo di fiori
E puzza di stantio.
27 febbraio
Agitata armoniosamente
Dalle sostanze distruttive
La strana coppia
Consuma il vero rapporto.
Smettiamo di tacere
Facciamo esplodere un applauso
Contro questa malattia
Che da cent’anni trasforma
Uomini in affari
Che da cent’anni insieme alla speranza
Inciampa.
28 febbraio
Le solite voci
Nel convento degli scandali
Si sapeva la parola chiave
Dei promessi sposi.
Domani è un altro giorno
Ma oggi è un’impresa se non c’è chiarezza
Fallisce la vostra morale
In questa serata di gala
Per governare
Il buco nello spazio.
29 febbraio
Fermate il deserto apprendisti stregoni
È finita davvero!
La distanza si dissolve
In queste luci diafane dell’alba
La giustizia ha il sapore della vendetta
E il gusto della sfida ricomincia.
Il catalogo è questo in versione originale
Sempre più inaffidabile da quando
È finita l’era delle emozioni.    
        %

 
Home Page
Mostre
Enciclopedie
Ca Balà
Foto/grafia
News
Patrizia